Vasi sacri a Brescia
I ceselli e gli sbalzi
L'arte dello sbalzo e quella del cesello sono antichissime tecniche di lavorazione delle lamine metalliche, rame, ottone e argento.
Il cesello è un piccolo scalpello con cui si possono lavorare tutti i metalli e le pietre dure usato per decorare, ma anche rifinire in ogni particolare le lastre di metallo e gli oggetti realizzati a fusioni, dando il nume a una delle più importanti tecniche orafe. I ferri da cesello, utilizzati anche nelle operazioni di sbalzo sulle lamine a freddo (o meglio a "vuoto") possono essere utilizzati anche a caldo (o meglio a "pieno") con l'ausilio della pece per cesellare e ottenere lavorazioni uniche e raffinatissime nell'arte della minuta rappresentazione artistica.
Gli smalti a fuoco
L'arte degli smalti è presente fin dal IV millennio a.C. presso gli Egiziani e si diffuse attraverso i bizantini nell'Italia medioevale. È in questo periodo che si definiscono le due più importanti tecniche di smaltatura: la “champlevé", che consiste nel deporre lo smalto nelle superfici scavate del metallo, e la “cloisonné", caratterizzata dall'uso di un sottilissimo filo in rame e argento come margine per l'alloggiamento dello smalto. La tecnica più efficace rimane la “basse-taille", che si afferma nel XII secolo e unisce l'arte del cesello e dello sbalzo con quella dello smalto che viene usato per riempire le cavità concave ottenute sbalzando. In questo modo si ottiene la vivacità di colori e le preziose finiture osservabili in articoli come i calici e le patenti pisside.
Calici liturgici
Il calice si sviluppa su un'altezza totale di cm 20 con una coppa in argento dorato oro zecchino dal diametro di 10.5 cm. Sul piede aureo della base, una scritta in caratteri greci su smalto bianco riporta le parole del Signore: "lo sono la vite e voi i tralci". (Gv. 15, 5a) Sul collo della base, tra loro contrapposti, adagiati su uno sfondo smaltato, cinque pani e un grappolo d'uva, frutto della terra e del lavoro dell'uomo, sono pronti per essere offerti per il sacrificio spirituale a Dio gradito. Un nodo con tre ordini di semisfere congiunge e distingue la base della coppa.
Patene
In rame sbalzato a mano, ricoperta d'oro zecchino con smalti purpurei si presenta la Patena del diametro di 18.0 cm. Quattro lunette in smalto rosso contenenti ciascuna al centro una stella aurea delimitano e tratteggiano una croce greca. Dal cerchio interno, atto a contenere l'ostia grande del celebrante, una leggera raggiera sbalzata a cordoncino con otto piccole sfere, impreziosisce e illumina la croce.
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